La Casa di Comunità di San Paolo: lo spot infinito

A Prato, c’è una comunità, quella del quartiere di San Paolo, che sente parlare di questo progetto dapiù di 10 anni. Una comunità popolosa, una città nella città.
Solo per citare cronologicamente le ultime apparizioni di tale opera, era parte del programma di Biffoni del 2019, nero su bianco.
A Febbraio 2022, Ilaria Bugetti, consigliera regionale Pd e Sandro Malucchi, segretario generale della Funzione pubblica Cgil Prato e Pistoia indicavano il 1° Luglio 2022 come data indicativa di partenza del cantiere, e promettevano che avrebbero vigilato.
Si badi bene, già nel 2022 i sostenitori locali del progetto chiosavano: “Quello che conta è che adesso si parta davvero con la costruzione del distretto. Abbiamo aspettato otto lunghi anni”.
Si arriva a Dicembre 2023, e si annuncia di nuovo che, finalmente, il progetto passerà dalla carta ai mattoni.
Assemblee pubbliche per annunciare che i lavori partiranno entro la fine del mandato di Biffoni, con conclusione degli stessi entro fine 2025.
Dopo un’agonia estenuante, finalmente si arriva alla posa della prima pietra, 28 Maggio 2024. Casualmente già in campagna elettorale per le comunali, in pompa magna, alla presenza dell’uscente Biffoni, della candidata Bugetti e dell’immancabile Giani, si annuncia un cantiere da 630 giorni, quindi con consegna della struttura a fine 2026. Tante pacche sulle spalle, tanti sorrisi, tante foto, tanta propaganda.).
Si arriva ai giorni nostri, anno domini 2025. Giugno 2025, per l’esattezza.
Dopo tanto lavoro, molti si immagineranno che finalmente si veda la fine del tunnel.
E invece, un povero cittadino che passa per quello che dovrebbe essere un cantiere a fine lavori, si rende conto che non c’è niente: quel cantiere va pianissimo.
Si, gli stessi che nel 2022 parlavano di un progetto che attendevano da 8 anni e che nel 2025 si rendono conto che l’area delimitata è solo delimitata, e non c’è alcun cantiere, oggi non vogliono suscitare polveroni, ma fatto sta, che non c’è nemmeno la parvenza delle fondamenta. Anzi, non sono iniziati nemmeno gli scavi per le fondamenta.
L’opposizione interroga l’amministrazione in merito. Il Sindaco Bugetti (si, la stessa che era consigliera regionale nel 2022) e l’assessore Malucchi (si, lo stesso segretario generale della Funzione pubblica Cgil del 2022) rispondono che ci sono state lungaggini dovute all’ASL e a bonifiche belliche.
Solerte l’assessore a specifiche che non si tratta di un progetto comunale ma dell’ASL.
Ad onore di cronaca, secondo il cronoprogramma dell’Asl “a marzo sono iniziate le attività di scavo” il cui termine era “previsto entro aprile (2025)”. Siamo a Giugno 2025 e non c’è niente di tutto questo.

Pertanto: quando c’è da fare campagna elettorale, prendere voti e conquistare gli elettori, i progetti sono sui programmi elettorali, ma poi quando qualcuno fa notare che le date sono state vergognosamente disattese, le responsabilità sono di altri.
Il Leit Motiv dell’ultima giunta: quando qualcosa funziona, poco, è brava l’amministrazione. Quando qualcosa non va, è sempre colpa di qualcun altro. Peccato che le foto con la prima pietra non se l’è fatte l’ASL.
Ad oggi, fine Agosto 2025, la prima pietra di quel cantiere è un sasso fra le sterpaglie.
Promessa utilizzata da almeno un decennio, su cui si sono fatti campagna elettorali due sindaci PD, Biffoni e Bugetti, ha fatto carriera un segretario sindacale diventato assessore e ha fatto l’immancabile passerella anche il governatore Giani.
Risultato: ZERO. Siamo, de facto, allo stesso punto di 10 anni fa. Ricordiamolo: data di consegna della struttura 2026.
Un continuo spot, una promessa riproposta fino allo sfinimento, un vergognoso teatrino fatto di rendering e pubblicità ingannevole.
A rimetterci, come sempre, sono i cittadini, anche quelli “solerti”, che si auspica aprano prima o poi gli occhi su chi li prende in giro da un decennio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *