In queste settimane Prato ha vissuto uno dei momenti più delicati della sua storia recente. Le dimissioni del Sindaco, travolta da un’indagine per corruzione, hanno segnato non solo la fine prematura di un’amministrazione, ma la chiusura di un intero ciclo politico.
Una città governata da anni da un sistema consolidato — spesso autoreferenziale, molte volte chiuso — oggi si ritrova senza guida, in attesa di un commissario, sospesa istituzionalmente e moralmente.
Ma non è solo un problema giudiziario. È una crisi di visione. Una crisi di sistema.
Il “campo largo” che aveva vinto le elezioni è sparito. Nessuno prende davvero parola, nessuno si assume la responsabilità di quanto è accaduto.
Sta al centrodestra prendersi questa responsabilità. Ma non può bastare la rendita di posizione, né alimentare il risentimento. Serve una proposta seria, credibile, di governo.
I cittadini di Prato vivono una doppia frustrazione: da un lato la stanchezza per promesse mai mantenute, dall’altro la delusione per una politica chiusa nelle sue stanze, distante dai problemi concreti — sicurezza, lavoro, sanità, scuola.
È tempo di cambiare rotta. È tempo di rimettere al centro della buona amministrazione il merito.
Non servono pacche sulle spalle, né appartenenze ideologiche. Servono competenza, responsabilità, serietà. Serve ricostruire il rapporto tra cittadini e istituzioni, partendo da chi le guida.
Il merito, per me, non è uno slogan: è un criterio di giustizia. È il fondamento di una classe dirigente che rispetta i cittadini, punta ai risultati, agisce con trasparenza.
Prato e la Toscana meritano un futuro diverso. Un futuro in cui contano le idee, non i rapporti di forza. In cui si costruisce, non si gestisce il potere.
Abbiamo la responsabilità di offrire un’alternativa solida. Un progetto che restituisca forza, energia e autorevolezza alle nostre istituzioni. E che rimetta il cittadino — con le sue esigenze primarie — al centro delle scelte politiche.
Prato è in sospensione. Ma da questa sospensione può rinascere. A una condizione: che il merito e il buon senso tornino a essere la nostra stella polare.
Gianluca Banchelli